mercoledì 31 dicembre 2014

La coscienza dei propri limiti. Frida Kahlo, Artemisia Gentileschi, Virginia Woolf.

La colonna spezzata
Frida Kajlo, 1944
Qualche anno fa, su uno dei vecchi social network, una ragazzina chiese come fare per diventare un'attrice di telenovelas messicane. Tra le risposte qualcuno la prese in giro, altri le fecero notare un dettaglio discriminante: era italianissima e non messicana, per cui, come minimo, avrebbe dovuto vivere da quelle parti e conoscere, oltre alla recitazione, lo spagnolo. Quello che mancava a questa ragazzina, di cui io sono convinta dell'ingenuità, era la coscienza dei propri limiti.
Fermo restando che sognare è legittimo e vagare con la fantasia sacrosanto, quando si è bambini si può esagerare a dismisura e qualcuno riesce a diventare davvero astronauta o prestigiatore, mentre gli altri, divenuti adulti, devono necessariamente fare i conti con i propri limiti. Oggi è molto comune cercare il successo facile, senza studio, senza sforzi, senza sapere esattamente l'iter corretto per arrivare dove si vuole. Ed ecco che tanti crollano a terra come Icaro, incapaci di fermarsi e rendersi conto che quello che vorrebbero non c'è. 
Ci sono due malattie che precludono la realizzazione dei propri progetti: la propria indole e le circostanze esterne, indipendenti dai nostri desideri.

martedì 9 dicembre 2014

La mafia uccide solo d'estate - Pif

Ci sono film che lasciano il segno, alcuni nel bene, altri nel male. Ho parlato del mio rapporto conflittuale con Wim Wenders, perché, dopo aver visto Alice nelle città, avevo qualche difficoltà a dargli una seconda possibilità. Pierfrancesco Diliberto, conosciuto anche come Pif, dovrà fare di meglio che il buffone in pubblicità per convincermi che è un regista decente e non una ciofeca, opinione che mi sono fatta dopo aver visto La mafia uccide solo d'estate
Premetto che ho avuto serie difficoltà a finire la visione del film. Non riuscivo a digerire l'idiozia imperante del protagonista che all'inizio, essendo un bambino, si può anche giustificare, ma dopo ti viene in mente la massa di giovinastri imbecilli che popola il pianeta. Ho fatto uno sforzo e il giorno dopo ho assistito inerme al finale. 
L'idea non è male, ovvero quello di raccontare la mafia dal punto di vista dei più piccoli. Lo aveva fatto già Nicolò Ammaniti nel libro e Gabriele Salvatores nel film Io non ho paura. Purtroppo le premesse sono pessime già dal genere, definito commedia drammatica. Ora: o è una commedia o è un film drammatico: nei fatti è una commedia e basta. Di drammatico c'era solo il mio stato d'animo... 

sabato 6 dicembre 2014

San Nicola, il santo dei bambini e i film horror

Myths
A. Warhol, 1981, acrilico e smalto serigrafato,
su tela, 254x254 cm, New York,
Ronald Feldman Fine Arts

Oggi nella mia città c'è fermento tra i bambini, perché, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, San Nicola porta doni. Il santo, vescovo di Mira nell'attuale Turchia, è molto venerato nella Terra di Bari. Del capoluogo è il patrono e nella Basilica a lui dedicata si conservano le reliquie. San Nicola è venerato in particolar modo nella mia città, come in altre vicine e in alcune zone in Trentino, Veneto e Venezia-Giulia, in Francia, Belgio, Austria, Svizzera, Germania, Estonia, Repubblica Ceca e Paesi Bassi
Molto spesso il legame è dato dal mare, considerando che è il protettore dei marinai, oltre che dei bambini e di un sacco di altre categorie di persone. Con i bambini ha un rapporto speciale, a causa di alcuni episodi della sua agiografia: salva il piccolo Adeodato dai turchi, salva tre bambini (in alcuni casi sono tre innocenti) uccisi e cucinati da un oste, ne salva altri da diavoli e possessioni. Dona anche molto questo santo, per cui è d'obbligo ricordare il miracolo delle tre fanciulle che, essendo povere rischiavano di diventare prostitute. San Nicola, nottetempo, donò a ciascuna un sacchetto di monete d'oro, che costituirono la dote per un buon matrimonio. 


La storia ha mutato questo santo in Santa Claus, Babbo Natale, mescolando le vicende del vescovo con Nonno Gelo, una antropizzazione dell'inverno nei paesi nordici, paesi slavi e Russia. Ded Moroz (Nonno Gelo) è in realtà un personaggio cattivo, con barba grigia, con un sacco e un bastone, che usa per picchiare i bambini disubbidienti e porta i via i più indisciplinati. 

domenica 16 novembre 2014

Gli Scacciapensieri (3) - Dr. Quinn Medicine Woman

Negli ultimi mesi, a partire da questa estate, ho deciso di abituare il mio orecchio all'inglese. Per farlo ho seguito il consiglio di guardare il lingua originale serie tv esistenti e film, alcuni che conosco già e altri offerti dal pianeta in questa lingua. 
Ho unito l'utile al dilettevole e mi sono fiondata a piene mani verso una serie tv che ha costellato la mia infanzia-adolescenza. In Italia è nota come La signora del West, ma il titolo originale è Dr. Quinn, Medicine Woman.
La fortuna vuole che non esista una versione homevideo doppiata in italiano, quindi è reperibile in commercio online solo nell'edizione inglese, senza sottotitoli, per una lunghezza complessiva di 150 episodi. Ammetto che il mio entusiasmo è eccessivo in merito, anche perché non è una di quelle serie imperdibili, ma l'affetto che si prova per Jane Seymour, alias il Dr. Michaela Quinn, ha avuto la meglio. 

giovedì 30 ottobre 2014

Il Sale della Terra - Wim Wenders e Sebastião Salgado

Ho un rapporto conflittuale con Wim Wenders e lo guardo sempre con sospetto. Purtroppo è uno dei quei registi che può impressionarti negativamente o positivamente, il primo incontro è fatale. Il mio con lui è stato tragico, a causa di Alice nelle città, che ricordo con terrore. Dal 23 ottobre è uscito nei cinema Il Sale della Terra, un film girato in collaborazione con  Juliano Ribeiro Salgado, figlio del protagonista di questo documentario: il fotografo Sebastião Salgado. Il fatto che si trattasse di un documentario ha fatto sì che varcassi la soglia del cinema. 


E' difficile parlare di questo film, perché la mirabolante vita di questo fotografo, di origine brasiliana, è spiegata attraverso le sue fotografie e i suoi progetti fotografici, in parte reportage e in parte studio etnoantropologico, fino a quello naturalistico dell'ultimo progetto, che si concretizzano tutti in una stampa di libri. Genesi, Sahel - the end of the road, La mano dell'uomo, Migrations, Un Uncertain Grace, Ritratti di bambini in cammino sono alcuni dei titoli di libri-progetti messi a punto in collaborazione con la moglie Lélia, curatrice di tutto il suo materiale. 

martedì 28 ottobre 2014

La competenza, sai, è come il vento...

Titolo poetico, parafrasando Domenico Modugno. E' quello che viene da pensare quando con nonchalance la Ministra della Cultura francese, tale Fleur Pellerin (un nome harrypottiano), ha ammesso di non leggere da due anni. Si evince che i complimenti fatti al premio Nobel per la letteratura, quest'anno un francese, Patrick Modiano, erano stati scritti da qualcun'altro, visto che recitavano: 
Mancava solo quest’ultima consacrazione a Patrick Modiano che rappresenta agli occhi del mondo la vitalità e la buona salute della nostra letteratura.
Non dico che avrebbe dovuto conoscerlo prima per forza, ma almeno dopo la vittoria, essendo ministra della Cultura, una lettura avrebbe potuto darla. Ed è stata anche a cena con il suddetto: viene da chiedersi di cosa abbiano parlato. 

sabato 18 ottobre 2014

Matera, Capitale europea della cultura 2019


E' Matera la Capitale Europea della Cultura 2019. La notizia è arrivata direttamente dal Ministro dei Beni Culturale, Dario Franceschini. E' un'ottima notizia per la città lucana, considerando che il titolo, che condividerà con la città polacca di Plovdiv, rappresenta una grande opportunità per il turismo. 
Importante anche il punteggio che ha totalizzato, con 7 voti su 13 di esperti. 
Erano sei le città candidate: Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. E' molto indicativo che tre di esse fossero meridionali, di cui due, Matera e Lecce, in regioni che hanno sviluppato una cultura della promozione turistica ad ampio respiro.
Molti sono ancora scettici, ma credo siano non informati adeguatamente sull'evoluzione che Matera ha fatto in questi ultimi anni. Il recupero dei Sassi, patrimonio UNESCO dal 1993, è stato solo il primo passo per la valorizzazione reale della città. Nei giorni scorsi si è concluso il Matera Ballon Festival, dedicato alle mongolfiere e molti altri eventi nel corso dell'anno sono stati capaci di rivalutare un territorio che a torto oggi può definirsi depresso. 
Certamente si è lavorato molto e c'è ancora molto altro da fare, ma essere una Capitale Europea della Cultura può dare il giusto slancio a una profonda evoluzione nel panorama turistico e culturale della Basilicata intera.

domenica 5 ottobre 2014

Diario di viaggio - Selinunte (7)

L'Architetto è un appassionato di archeologia. In Sicilia c'è l'imbarazzo della scelta quanto a siti archeologici degni di visita e, visto che avevamo imboccato la strada della Magna Grecia con la Valle dei Templi di Agrigento, ha organizzato una giornata a Selinunte
Da Agrigento bisogna percorrere un centinaio di chilometri e giungere nella provincia di Trapani. 
Selinunte è stata la colonia greca più occidentale della Sicilia. Fondata nel 628 a.C., raggiunse in poco tempo un importante sviluppo. Aveva ottimi rapporti commerciali con Cartagine, fino alla battaglia di Himera, in cui si alleò con Siracusa. Ebbe molte contese con Segesta per questioni di confini, fino a che questa non invocò l'aiuto dei cartaginesi e nel 409 a.C. la città fu distrutta. Si narra di 16000 cittadini uccisi, altri fatti schiavi e altri che ripararono ad Agrigento. Ci furono alterne vicende di fortuna e abbandoni, fino al Medioevo, in cui pare fosse popolata da qualche eremita, poi da arabi, prendendo il nome di Rahl'-al-Asnam (villaggio di pilastri) e poi, nel Settecento, fu utilizzata come cava di pietre per ristrutturare un ponte sul fiume Belice, uno dei fiumi che la costeggia. Questo depredare fu bloccato dal governo italiano, ponendo il sito sotto custodia.

martedì 30 settembre 2014

Gratis vs Biglietto

Nel secolo delle rivoluzioni, il Settecento, ci fu un'importante rivoluzione culturale: le esposizioni dei Salon parigine vennero aperte al pubblico, lasciando il loro status di riservatezza per i soli addetti ai lavori. 
Inizia così la vera fruizione pubblica della cultura. 
Lo sviluppo in seguito a questo evento, e agli ideali teorizzati e sviluppati durante la Rivoluzione Francese, si è concretizzato nell'accesso alla cultura e all'istruzione di un numero sempre crescente di persone, a volte sostenuti dallo Stato a volte no. 
Uno degli annosi problemi della fruizione della cultura è se l'accesso ai musei debba essere gratuito o no. 
Io propendo per il no, per un semplice ragionamento, ovvero che in tutti gli altri settori culturali si paga un ticket d'ingresso e che non pagare tende a sminuire il valore dell'esperienza museale
Proviamo a pensarci. Per vedere un film al cinema, nessuno trova strano dover pagare un biglietto, magari ridotto, ma non ho mai visto nessuno discutere con la cassiera che non sia corretto. Per assistere a un balletto classico o a una messa in scena teatrale o lirica, pago senza remore biglietti anche salati (dipende dal teatro prescelto e da altre variabili). Perché si protesta solo per i musei, spesso con un biglietto sotto i 5 euro? 

venerdì 26 settembre 2014

Giornata mondiale del Turismo

Ogni anno il 27 settembre si celebra la Giornata mondiale del Turismo, organizzata dal World Tourism Organization, con sede a Madrid. 

E' importante tenere in considerazione questo settore economico, perché è quello che fa muovere sul mappamondo un'infinità di persone, mezzi di trasporto, cultura e denaro. Non dobbiamo parlare dell'aspetto economico solo di nascosto, perché il turismo genera ricchezza e non solo. 

lunedì 15 settembre 2014

Si alza il vento - Hayao Miyazaki

Non è un film per bambini, a differenza degli altri, l'ultimo del regista Hayao Miyazaki, Si alza il vento. Siamo usciti dal cinema in silenzio, perché parlare era difficile
Il grande sensei lascia le scene e lo fa con un film anomalo per lo Studio Ghibli, anche se, va detto, è una pellicola che chiude un cerchio e tratta di temi sempre presenti in tutti i suoi film: il volo e l'antimilitarismo. Le idee di Howl, ne Il castello errante di Howl, nei confronti della guerra tornano anche in questa pellicola, così come gli aerei e il periodo storico di Porco Rosso
Miyazaki ha scelto di romanzare la vita di Jiro Horikoshi, progettista aerospaziale, padre dello Zero, l'aereo protagonista dell'aviazione giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale, utilizzato nell'attacco a Pearl Harbour, per intenderci. E' stato un tema profondamente osteggiato in patria, il film ha incontrato difficoltà e le suscita nello spettatore. 
La malinconia che mi ha messo addosso questo film è davvero profonda. Vedere un Giappone pre-industrializzazione, vedere le difficoltà di una Tokyo devastata dal terremoto 1923 prendere fuoco (le case erano in legno) hanno messo su un bel macigno sul petto ieri sera.

mercoledì 10 settembre 2014

La lunga attesa di Mariana

Mariana
J.E. Millais, 1850, olio su mogano,
59,7x49,5 cm, Tate, London
La mia passione per i pittori preraffaelliti è ormai cosa molto nota. Oggi mi è tornato alla memoria un dipinto di John Everett Millais, l'enfant prodige del gruppo di giovani pittori inglesi, che tanto rivoluzionarono in madrepatria e all'estero. Si tratta di Mariana. Come usavano spesso i componenti della PRB, è un personaggio tratto da un'opera di Shakespeare, Misura per misura, e soggetto di una lirica del poeta Tennyson. Si tratta di un personaggio decisamente triste e deprimente. La povera donna è in attesa delle sue nozze con Angelo, che potranno avvenire solo quando la sua dote giungerà a destinazione. Peccato che la dote sia finita in fondo al mare
Nel quadro di Millais, Mariana vive una disperata condizione di reclusa. Si è appena alzata dal tavolo, sul quale è poggiato un panno dal complesso ricamo che dialoga con la natura fuori dalla finestra e con la carta da parati a destra della donna. Quasi a prenderla in giro, la vetrata decorativa reca un'Annunciazione e uno stemma araldico con un giglio quasi appassito, a scherno della sua verginità in attesa che qualcosa avvenga. Le foglie autunnali sparse sul pavimento e il topolino non fanno presagire nulla di buono. Una flebile speranza sembra ardere nella lampada ad olio appesa al di sopra del piccolo altare domestico, nascosto nella penombra e, forse, tacito ascoltatore delle sue preghiere. Quello che emerge è una pesantezza dell'atmosfera, una noia strisciante, che si evince anche dal volto di Mariana e dal suo vestito di velluto blu, soffocante, pesante, tremendo.

lunedì 8 settembre 2014

Diario di viaggio - Agrigento, Valle dei Templi (6)


Tempio della Concordia
 Dopo una lunga assenza, torno a scrivere per offrirvi il resoconto dell'ultimo viaggio, il primo delle vacanze estive dopo anni. La meta prescelta è stata Agrigento, in Sicilia. Non mi dilungo a parlare del viaggio, durato 12 ore in pullman, ma essendo andati in due, io e l'Architetto, l'auto era fuori discussione: il costo eccessivo del traghetto non permetteva altra soluzione.
Agrigento si trova su un'altura, la collina di Girgenti, a 230 m. Il centro storico si trova arroccato qui, con la facies medievale costituita principalmente dalla Cattedrale dedicata a San Gerlando, patrono della città, vescovo di origine normanna. Alloggiavamo proprio qui vicino, in un B&B che ci ha messo in contatto con una delle particolarità più spiccate degli agrigentini: la gentilezza. Mai conosciuto qualcuno di più disponibile, che fosse il proprietario del B&B, il titolare del negozio di souvenir, passanti a cui abbiamo chiesto informazioni o il bibliotecario della Lucchesiana (di cui parlerà separatamente). Su questo hanno da insegnare molto a tanti.

giovedì 21 agosto 2014

L'importanza di festeggiare i compleanni

Augusto di Prima Porta
I secolo d.C., marmo bianco,
Musei Vaticani, Città del Vaticano
Alcune mie conoscenze hanno fatto un viaggio all'estero, nel civilissimo Regno Unito, con meta Londra. Chiacchierando insieme, davanti a una bibita fresca, è venuto fuori che per ogni monumento, grande o piccolo che fosse, era previsto un biglietto, a volte anche un po' salato. Nonostante ci siano musei gratuiti, questo non vieta di valorizzare in questa maniera i siti importanti, perché avere un biglietto, dover pagare una somma è un modo per esaltare il proprio patrimonio. La gratuità, invece, spesso tende a sminuire l'oggetto di cui è caratteristica.
Ho parlato più volte di cosa il British Museum ha saputo fare, organizzando una mostra su Pompei, ma ovviamente vedere le terme di Bath, decisamente più piccole di quelle di Caracalla sull'Aventino, ultra tecnologicamente curate, con audioguide con approfondimenti video, ha lasciato tutti di stucco. 
Mi sa tanto che dobbiamo andare tutti a scuola da loro, anche perché ci siamo fatti sfuggire un evento non da poco. E' passato praticamente sotto silenzio il bimillenario della morte di Ottaviano Augusto. Il primo grande imperatore romano non è stato omaggiato di niente (o quasi), sprecando un'occasione incredibile. 

lunedì 11 agosto 2014

Affreschi, atti vandalici e musei di ruderi

Deposizione
Giotto, 1303-05, affresco,
Cappella degli Scrovegni, Padova
Questi giorni sono stati creati inutili allarmismi da parte di chi esperto d'arte non è. Si parlava di ipotetici atti vandalici ai danni di uno dei monumenti più importanti della mia città (anche se atti vandalici ci sono stati in un'altra zona, con i soliti furti di bronzo e rame). In realtà erano oggetti in frammenti da che sono stati musealizzati dopo gli ultimi restauri, recuperati in locali in disuso. Capita molto spesso di trovare, all'interno di cripte o ambienti in posizioni particolari, tanti oggetti che altro non sono che opere rimosse dall'interno della chiesa nei secoli precedenti, probabilmente a causa di spostamenti, ripristini, restauri, aperture di finestre, porte, cappelle. Ci sono esempi illustri di questo tipo di musealizzazione, come il Museo di Cluny. Qui sono state poste le teste dei re che adornavano le facciate della cattedrale di Notre-Dame di Parigi, staccate durante la Rivoluzione Francese, il trumeau di san Marcello del portale di Sant'Anna, come anche le prime statue gotiche della stessa chiesa e di altre della Francia, databili al XII secolo. Forse ancora più sconvolgente di epigrafi scheggiate ed elementi decorativi a metà, è vedere affreschi butterati.

sabato 9 agosto 2014

Puglia Open Days: Il sabato l'arte fa lo straordinario

Ormai è consuetudine in Puglia dedicare l'estate alla scoperta di luoghi di interesse storico-artistico. Per riuscire a coinvolgere sempre più visitatori, è stato scelto il sabato sera dalle 20.00 alle 23.00. Anche i più pigri non potranno sottrarsi e vi stupirà vedere persone di tutte le età felici di poter visitare dei monumenti aperti in orario serale. Ovviamente guardano con un po' di diffidenza all'idea di una visita guidata (gratuita), ma si lasciano guidare dolcemente in un piccolo viaggio, spesso della durata di trenta minuti, spesi bene, dicono i più. Gli Open Days sono questo e sono molto altro. Sono i giovani pugliesi impegnati sul proprio territorio, capaci di valorizzare quello che c'è e c'è davvero tanto. Sono competenze messe a disposizione della collettività, previo finanziamento della Regione Puglia.
Anche questo fa parte della scommessa: non dare valore economico a quello che si fa significherebbe sminuire i luoghi e le persone che si impegnano, che sono brave, che, per dirla come un mio professore, si sono fatti tanto di occhi sui libri, sono curiose, sanno coinvolgere gli altri.

giovedì 7 agosto 2014

Castel del Monte e il Sacro Graal

La damigella del Santo Graal
Dante Gabriel Rossetti, 1874
Qualche giorno fa, durante una visita guidata, è arrivata quella che io chiamo la domanda Jolly: una domanda apparentemente senza senso, ma che il visitatore di turno ha elaborando associando tra loro oggetti, luoghi e persone che poi tanto distanti tra loro non sono.
La prima domanda innocua che mi ha fatto era se la chiesa, in cui li stavo accompagnando, centrasse qualcosa con i Crociati. Ho parlato in altri casi del fascino che ultimamente hanno riacquistato questi cavalieri a causa di cinema, libri e trasmissioni televisive, con incredibili cantonate. Dai Crociati il passo verso i Templari e il Sacro Graal è stato breve. 
Giacobbo ha fatto un sacco di danni con i suoi viaggi su e giù per l'Europa alla ricerca di simboli, indizi e considerazioni essenzialmente senza fondamento per la ricerca di questa coppa leggendaria, usata nell'Ultima Cena e poi da Giuseppe d'Arimatea per raccogliere il sangue di Cristo. Sicuramente il fascino del Medioevo e di oggetti dai poteri incredibili, citati nelle leggende più antiche, come quella dei Cavalieri della Tavola Rotonda, partiti alla ricerca di questo calice, è stato un tassello importante, sfruttato ad arte da Dan Brown, l'origine di tutti i mali e della trasformazione del calice nell'utero della Maddalena (sic!).
Proviamo ad aggiungere al Sacro Graal della leggenda un luogo atipico, misterioso e monumento UNESCO: Castel del Monte. E la domanda è stata questa: che collegamento c'è tra il Sacro Graal e Castel del Monte?

sabato 2 agosto 2014

Il reportage e gli inganni

Il rivoltoso sconosciuto di Piazza Tienanmen
 Jeff Widener, 1989, Associated Press

In questi giorni tristi di scontri sulla Striscia di Gaza, che una stagione sì e l'altra no è teatro di azioni militari, girano immagini e video che raccontano verità e falsità
Proprio oggi mi sono imbattuta in un video, con tanto di tappeto musicale arabo e malinconico (ignoro però il significato delle parole), che, usando il nome noto di Amnesty, accusa i soldati israeliani di seppellire vivi bambini palestinesi, con un intervento vero di Amnesty, datato 2002. Si vede una fossa poco profonda, in cui ci sono dei ragazzini in mutande, che si coprono il viso, e qualche soldato, senza nemmeno un fucile in mano, che butta su di loro sabbia senza troppa convinzione. Un paio sono praticamente a braccia conserte. Qualche commento svela l'arcano: è un'esercitazione dell'esercito giordano, un video del 2009 (il link qui). Niente israeliani e niente palestinesi insomma.

giovedì 31 luglio 2014

La Pigrizia

La Pigrizia andò al mercato
ed un cavolo comprò,
mezzogiorno era suonato
quando a casa ritornò.
Mise l'acqua, accese il fuoco
si sedette, riposò.
Ed intanto, a poco a poco,
anche il sole tramontò.
Così, persa ormai la lena,
sola al buio ella restò
ed a letto senza cena
la meschina se ne andò.


mercoledì 30 luglio 2014

A.A.A. Ministero dei Beni e delle Attività culturali cerca qualcuno che lavori gratis

Melancolia I
Albrecht Dürer, 1514, 23,9 x 28,9 cm,
incisione, Staatliche Kunsthalle, Karlsruhe
A.A.A. Ministero dei Beni e delle Attività culturali cerca qualcuno che lavori gratis.
Ebbene sì, possiamo provare a darci da fare, noi gente che con la cultura mangia o vorrebbe mangiare, eppure a sabotarci è il nostro stesso Ministero, noto come Mibac.
La polemica è stata dura nei giorni scorsi e il mio intervento arriva un po' in ritardo, perché una parte di me non voleva credere a quello che i miei occhi avevano letto, grazie all'aiuto di alcuni contatti preziosi che, come me, lavorano nel mondo della cultura e del turismo. 
Di questo argomento ha parlato qualche giornale, ma in tv non mi pare ci sia stata traccia, ma ammetto di non aver ispezionato tutti i tg di tutti i canali presenti. 
Va aggiunto che il Ministero ha subito tolto la comunicazione dal suo sito, ma oggi, con i social network capaci di non far passare sotto silenzio nemmeno uno spillo, mettere a tacere una simile azione sconcertante non è facile, è quasi un'impresa impossibile, se non un tentativo piuttosto stupido. 
Sulla rete trovate facilmente il testo nell'immagine qui in basso.

domenica 27 luglio 2014

Preraffaelliti - L'utopia della bellezza

Ophelia,
J.E. Millais,
1851, olio su tela 76 x 112 cm, Tate Britain, Londra
Negli ultimi anni il movimento preraffaellita, la famosa Pre-Raphaelite Brotherhood, ha ritrovato una certo seguito in Italia. A partire dal 2010 sono state tre le mostre, organizzate più o meno bene, nel Bel Paese. La prima è stata quella di Ravenna, dedicata maggiormente alla fase simbolista di D.G.Rossetti e alla svolta decorativa di William Morris, per passare successivamente a Roma, dove l'attenzione maggiore l'ha riscossa Edward Burne-Jones, che nella capitale ha realizzato un mosaico per la decorazione della chiesa anglicana San Paolo entro le Mura. La mostra di Torino è stata invece molto più completa per quanto riguarda gli esordi del gruppo, fondato nel 1848 a Londra. Le tele importanti di Dante Gabriel Rossetti e di John Everett Millais, con qualche dipinto del precursore Ford Maddox Brown, erano abbondanti e provenivano tutte dalla Tate Britain di Londra. Spiccava senza dubbio la famosa Ophelia di Millais, realizzata lasciando a mollo in una vasca da bagno riscaldata la modella Lizzie Siddal, futura moglie del pittore e poeta dal nome italiano.

mercoledì 16 luglio 2014

Gli Scacciapensieri (2) - "Tre uomini in barca (per non parlar del cane)" di Jerome K. Jerome

The Thames above Waterloo Bridge
J.M. Turner, 1830
Quando svuotare la testa dai pensieri diventa un imperativo, oltre a libri poco impegnativi, si può dare uno sguardo alla letteratura umoristica
Uno dei miei libri preferiti di questo genere è Tre uomini in barca (per non parlar del cane)
L'autore di questo gioiello è Jerome K. Jerome. La storia di quest'uomo è davvero complessa, ha cambiato lavoro più e più volte, passando da spalare carbone ad essere un attore di teatro, autore di commedie, professore, imballatore, giornalista. 
Tre uomini in barca nasce come guida turistica. L'idea di partenza era di raccontare il suo viaggio, la sua luna di miele lungo il corso del Tamigi, sostituendo nel racconto la moglie con due suoi amici, realmente esistiti. L'editore, leggendo il manoscritto, decise di tagliare le parti storico-descrittive dei monumenti e lasciare tutta la parte umoristica, rendendo il romanzo tra i più famosi dell'umorismo inglese.
I capitoli sono diciannove e ognuno è corredato di un promemoria di quello che verrà descritto. Si racconta di un viaggio di 15 giorni, in barca a remi, con le più esilaranti disavventure, situazioni, stravolgimenti possibili. 

martedì 8 luglio 2014

Diario di viaggio - Torino (5)


Una foto triste, colpa delle nuvole
Ogni viaggio che si rispetti ha i suoi imprevisti e il mio ne ha avuto uno bello grosso prima che cominciasse. Ho rischiato di non partire più, perché era misteriosamente scomparsa la mia prenotazione dell'appartamento, mai più riapparsa. Ho passato il giorno prima a trovare un albergo, impresa riuscita benissimo, per fortuna.
La meta è stata Torino e, in particolare, una mostra a Palazzo Chiablese sui Preraffaelliti, di cui parlerò in separata sede. Torino è una strana via di mezzo tra la grande città e il piccolo centro per una situazione generale che comprende la manutenzione stradale (spesso pessima), la presenza di trasporti, la possibilità di partecipare a mostre ed eventi di rilevanza nazionale e l'intrinseca gentilezza dei torinesi, che è definibile come paesanaE' una città multietnica, con un via vai di gente di tutte le nazionalità e di tutti i continenti. Ultimamente pare si sia incrementata la sua capacità turistica, che ha lavorato molto per garantire dei servizi utili. Una dimostrazione l'ho avuta con il personale di sorveglianza dei musei: ligi al dovere, ti forniscono indicazioni preliminari alla visita estremamente dettagliate, costringendoti quasi ad ascoltarli: non sia mai che si dica che non hanno avvisato!

giovedì 26 giugno 2014

Rigurgitation Art e Plopping Paint

Shigeko Kubota in una performance degli anni '60
Di cose strane nel mondo dell'arte ce ne sono sempre state tante. Il Novecento è stato forse uno dei più assurdi nella scelta di materiali, basti pensare a Piero Manzoni, che utilizzò sostanze non identificate nella sua Merda d'artista, uova sode con impronte digitali e persone in carne ed ossa. Non manca l'arte povera, che ricicla letteralmente quelli che sarebbero rifiuti, fino alla food art, il cui apripista è stato già citato. 
Ci sono poi strani metodi per dipingere. Se il dripping di Pollock è definibile ancora accettabile per quanto strano dal grande pubblico, ultimamente sono venute fuori due donne che fanno sembrare Shigeko Kubota, collega di Yoko Ono, e il suo Vagina Painting roba da educande. 
La Rigurgitation Art è un'invenzione di Millie Brown. E' salita all'onore delle cronache perché tale Lady Gaga l'ha chiamata per animare un suo concerto. La pop star non è certo un'icona di stile ed eleganza e ne ha fatte di tutti i tipi, ma in cosa consiste la performance della Brown? L'artista beve liquidi colorati e li vomita, con tanto di dita in gola, sulla tela. Lei stessa ha anche spiegato:

sabato 21 giugno 2014

La Storia dell'Arte: il ritorno

Stupore!
L'Urlo di Munch era una scelta
facilissima!
I ministri Giannini e Franceschini si sono scatenati. Una è Ministro per l'Istruzione, Università e Ricerca, l'altro per i Beni Culturali. 
"Non è pensabile che oggi solo chi sceglie il liceo classico o nasce in una famiglia che ha una biblioteca familiare con centinaia o migliaia di volumi possa arrivare in età adulta ad avere una sensibilità per l'arte: per questo introdurremo lo studio della storia dell'arte in tutti i livelli dei licei, a partire dal biennio, naturalmente con un dosaggio di ore proporzionato al curriculum, e quindi di ore settimanali a crescere, per il triennio sia delle scienze umane sia nell'istituto turistico"
Sarebbe una bella notizia, dal costo di 25 milioni di euro l'anno, annuncia il ministro Stefania Giannini. Anche la musica troverà spazio nell'agenda degli insegnamenti da potenziare, considerando che la patria del bel canto e di grandi compositori osannati in tutto il mondo, ha una crisi esponenziale nella gestione di orchestre e conservatori. 
Eppure c'è chi non è d'accordo. Basta leggere i commenti sotto la notizia de Il Sole 24 Ore, che ha organizzato gli Stati Generali dell'Arte, e sotto altri articoli di settore. 
Una signora scrive: 
Mio figlio al Liceo Scientifico studia in abbondanza estrema Storia dell'arte, Letteratura Italiana, Letteratura latina, Letteratura Inglese. Ha poco tempo per Fisica, Matematica ecc.

giovedì 12 giugno 2014

Morbide e soffici: i canoni di bellezza e Photoshop

Venere di Urbino
Tiziano, 1538, olio su tela, 1,19 m x 1,65 m,
Galleria degli Uffizi, Firenze
Qualche giorno fa mi sono imbattuta nel titolo di un articolo decisamente strano. Era uno di quei titoli civetta che ti portano a leggere la notizia con uno stato d'animo già alterato. 
E se Photoshop fosse esistito ai tempi di Botticelli e Goya? I dipinti sarebbero stati decisamente diversi...
Questo è uno di quei titoli da "sopracciglio alzato", che ti fanno chiedere cosa esattamente abbia ingerito chi l'ha scritto. Che fosse alcool, droga o una semplice intossicazione alimentare, è chiaro che ha una serie di problemi. Intanto associare Photoshop ai dipinti, per quanto esista un'arte digitale che fa largo uso di questo programma grafico, è alquanto anacronistico e si muova su due piani diversi: o è un dipinto o è grafica digitale. Per finire, la seconda frase esprime un concetto che non esiste da nessuna parte. Perché un dipinto rinascimentale sarebbe dovuto essere diverso da com'è se ci fosse stato Photoshop? Ed ecco che ho letto l'articolo:

lunedì 2 giugno 2014

V for Venduto - Sal Modugno

Prima della presentazione è stato possibile dare un'occhiata
alle tavole di 'V for Venduto"
Il web sta soppiantando in maniera radicale il modo di diffondere libri, lavori artistici, musica e anche fumetti. Ne è un esempio il fenomeno dei blog dei fumettisti che, con un appuntamento settimanale o mensile, tengono incollati allo schermo del proprio pc un numero sempre crescente di appassionati. Un esempio di autori molto conosciuti è Zerocalcare, che ha fatto del suo appuntamento del lunedì un momento imperdibile, tanto da tirare fuori una pubblicazione, Ogni maledetto lunedì su due
Qualche giorno fa, presso il Flying Circus di Bari, si è tenuta la presentazione di V for Venduto, un fumetto di Sal Modugno
Il fumetto è nato dopo una meditazione a seguito della lettura del famoso capolavoro di Alan Moore: V for Vendetta. La storia originale è ambientata a Londra, in un futuro imprecisato e distopico, il cui governo è una vera e propria dittatura. Il protagonista, V, lotta per recuperare la libertà perduta. Accanto al protagonista, si ritrova un personaggio femminile, Evey Hammond, e molti sono i riferimenti a Il fantasma dell'Opera, dal concetto di vendetta ad alcuni elementi del costume di V e del suo rifugio. 

mercoledì 28 maggio 2014

Foto libere nei musei

Espressioni attonite alla notizia!
Il Decreto Cultura, firmato lo scorso 22 maggio, ha cambiato alcune regole note a tutti. Il cartello con una macchina fotografica sbarrata verrà tolto, perché sarà possibile fotografare all'interno dei musei
Sono libere, al fine dell’esecuzione dei dovuti controlli, le seguenti attività, purché attuate senza scopo di lucro, neanche indiretto, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale:
1) la riproduzione di beni culturali attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l’uso di stativi o treppiedi;
2) la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte dall’utente se non, eventualmente, a bassa risoluzione digitale.”.

mercoledì 21 maggio 2014

La Storia dell'Arte è inutile

Santa Caterina d'Alessandria
Caravaggio, 1597, olio su tela, 173x133 cm
Museo Thissen-Bornemisza, Madrid

Patrona di filosofi, studenti e cartai.
Qualcuno ipotizza che sia una delle tante sante
immaginarie, costruita sulla figura di Ipazia
d'Alessandria, filosofa realmente esistita e
uccisa negli stessi luoghi agiografici della santa.
Santa Caterina sarebbe comparsa subito dopo
la morte di Ipazia.
Chi segue questo blog da tempo, sa che ho la tendenza a scrivere Storia dell'Arte con le maiuscole. Non è un fatto puramente grafico, ma è un modo per dare importanza alla disciplina, spesso incompresa.
Di nuovo mi sono trovata a difenderla, non per puro campanilismo, ma perché, nonostante le difficoltà, io credo fermamente che la Storia dell'Arte sia importante nella vita di ognuno di noi.
Sento dire spesso che la Storia dell'Arte è inutile, molti sono sorpresi che la insegnino ancora nelle scuole (ancora per poco) e che sia addirittura un corso di studi in una facoltà universitaria. Ci si può laureare in Storia dell'Arte, inaudito! Ovviamente non mancano i detrattori della facoltà in sé, bollandola come facile, che la scegli perché non vuoi fare niente. Ecco, su questo ci sarebbe da discutere, perché certo, potrebbe essere meglio strutturata, più completa e approfondita, ma, anche in ambito accademico, è ritenuta l'ultima ruota del carro, peggio della Filosofia, che no, non è inutile nemmeno questa (il fatto che non si veda un riscontro tecnico-pratico non vuol dire assolutamente niente).
Intanto la Storia dell'Arte non è inutile di per sé, ma è resa inutile in Italia, da un sistema che tende a tagliare sempre partendo dalla cultura. C'è una crisi? Mancano i fondi? A tutti i livelli, dalle amministrazioni comunali al governo della nazione, si taglia sulla cultura. Non vorrei essere molesta, ma non è un gran guadagno per la nazione: non ha molti fondi all'origine, quindi il taglio non porta grandi introiti da spendere in altri modi. In più, si toglie molto a livello morale e spirituale a chi usufruisce dell'Arte e della Cultura a tutti i livelli e a chi dovrebbe usufruirne: potenzialmente tutti.

domenica 18 maggio 2014

"La tentazione dell'Asia" di Paolo Longo

Paolo Longo è noto per essere stato per lungo tempo corrispondente della Rai in Cina. In realtà Longo ha frequentato tutto il continente asiatico nel suo lavoro di giornalista. Per raccontare quello che i suoi occhi vedevano e la sua esperienza gli rendeva chiaro ha scelto il mezzo fotografico
"Quando ho cominciato a fotografare ho sperimentato di tutto, ho vagato da un lato all’altro dello spettro della fotografia, sono entrato in punta di piedi nei grandi filoni, Henri Cartier Bresson, Luigi Ghirri, Robert Franck, August Sander, i nudi, il bianco nero, il colore, ma ho scoperto subito che mi piaceva soprattutto essere un cronista, raccontare storie attraverso le immagini, proprio come racconto storie per la radio o la televisione."

mercoledì 14 maggio 2014

Addio a Hans Ruedi Giger, un artista visionario

Non mi piace spingermi nel campo dei necrologi, ma questa volta non potevo proprio far passare la notizia sotto silenzio. Hans Ruedi Giger, meglio conosciuto come il papà di Alien, è morto a 74 anni nella sua Svizzera.
Ha segnato un epoca, ha segnato l'immaginazione di intere generazioni con i suoi alieni. Come si legge spesso nelle biografie degli artisti, anche Giger aveva studiato architettura e design industriale, nel suo caso iscrivendosi a Zurigo, ma subito si era orientato verso l'arte. Forse è stata proprio l'aria di Zurigo, patria del Dadaismo, domiciliato presso il Cabaret Voltaire. Un padre farmacista, con sanguisughe in barattolo sul bancone, e un teschio umano ricevuto in dono da una casa farmaceutica, gli regalarono il gusto per il surreale e il tetro. Mescolando il simbolismo di Dalì, di William Blake, i gironi infernali di Bosch e credo anche di altri simbolisti di cultura tedesca, come il connazionale Arnold Bocklin (autore di un dipinto dal nome sinistro, L'isola dei morti), ha creato i suoi universi, costellati da creature a tratti meccaniche. 

martedì 29 aprile 2014

Dal pene alla vagina, parlando di pancioni

Esempi di "Belly Memory"

 Il titolo è quello che è, ma negli ultimi giorni mi sono imbattuta in diverse questioni che hanno tanto a che fare con il sesso. Per quanto naturale sia, c'è sempre qualcuno che riesce a sporcarlo in qualche maniera. Sarà anche che l'altro giorno ho visto Nymph()maniac volume II di Lars Von Trier (vi posso dire che è meno osé di quanto si vociferava e ha una sua profondità), sono tre giorni che tutto gira intorno a "l'amor ciò che move il sole e l'altre stelle".

lunedì 21 aprile 2014

Nudo: quando l'arte non si capisce dove sia.

Apollo del Belvedere
Il corpo è sempre stato uno dei soggetti più rappresentati in arte: pensiamo ai graffiti nelle caverne di tempi remoti, alle statue dell'antica Grecia fino ai giorni nostri. Spesso e volentieri il corpo è rappresentato nudo, a volte con intenti di rappresentazione della perfezione, della bellezza che passa innanzitutto dal corpo. 
Famosa è rimasta la descrizione di Winckelmann dell'Apollo del Belvedere:
Il suo corpo si leva al di sopra di quello umano e la sua posa rivela la grandezza che lo pervade. Una primavera perenne, come nel beato Elisio, riveste di amabile giovinezza la sua matura affascinante virilità e aleggia con grazia delicata sulla superba struttura delle sue membraPenetra con il tuo spirito nel regno delle bellezze incorporee e cerca di farti creatore di una natura celeste, perché il tuo spirito possa inebriarsi di bellezze superiori alla natura umana: là, o lettore, nulla vi è che sia mortale o schiavo dei bisogni umani. Non una vena, non un nervo, eccitano e agitano questo corpo, ma uno spirito celestiale che vi si riversa come un fiume tranquillo quasi ricolma tutta la superficie di questa figura.

giovedì 17 aprile 2014

La Settimana Santa in Puglia

Cristo davanti a Caifa
Luca Cambiaso, 1570
Qualche anno fa si discuteva sull'ipotesi di togliere o meno il crocifisso dalle aule scolastiche. A difesa di questa scelta di portava la considerazione che l'Italia è uno Stato laico e che, di conseguenza, tutto ciò che è pubblico, dalle scuole agli uffici comunali, doveva rispettare questo principio. L'idea è condivisibile, ma c'è una considerazione che di certo va fatta, ovvero il background culturale del nostro Paese.
Che ci piaccia o no, l'Italia ha una tradizione culturale che è legata intimamente alla religione cattolica. Metà dell'odierno Stato italiano era Stato della Chiesa e Roma era la capitale di questa monarchia elettiva.  
Questo ragionamento porta a considerare il famoso crocifisso un arredo affine alla cultura nazionale e sfido chiunque a parlare di un qualche evento storico, di un artista del passato, di politica del Novecento, di grandi personaggi storici e a non trovarci da qualche parte, nel bene o nel male, l'influenza della spiritualità o della religione vera e propria o anche un nemico da combattere.

lunedì 14 aprile 2014

Lo specchio dei tempi - Da Nagasawa a Banksy

Mobile lovers, Banksy, 2014
Recenti polemiche riguardo a un'opera d'arte contemporanea esposta nella pubblica piazza, hanno provocato un forte scambio di opinioni a Molfetta. L'opera "Un altro orizzonte" di Hidetoshi Nagasawa, di cui ho parlato qualche tempo fa, è stata concessa in comodato gratuito e posizionata in una nuova piazza alle spalle del duomo romanico della città. 
Da qui sono scoppiati duelli mediatici tra i detrattori di questa scelta e chi invece si sente parte del mondo in, di quel gran numero di città che hanno visto opere contemporanee in contesti particolari, come, appunto, le piazze storiche. Da parte mia non parteggio né per uno né per l'altro, per la semplice ragione che entrambe le posizioni sono legittime.

mercoledì 26 marzo 2014

Diario di viaggio - Bovino (4)

Panorama di Bovino
Lo scorso finesettimana il FAI-Fondo Ambiente Italiano ha organizzato le sue Giornate di Primavera.In tutta Italia erano aperti siti che normalmente non sono visitabili o si rilanciavano siti dimenticati.
Armandomi di voglia di fare, nonostante qualche malessere che mi ha fatto vedere le stelle, sono partita alla volta di Bovino, un piccolo paese del foggiano.Bovino è arroccato sui monti dauni, ma arrivarci è semplicissimo. Fa parte dell'esclusivo club de I borghi più belli d'Italia, e da poco fa parte delle Bandiere Arancioni del Touring club.

venerdì 21 marzo 2014

Vandalismo, furti e raccomandazioni

Orfeo
(particolare del gruppo scultoreo Orfeo ed Euridice)
Antonio Canova, 1775-76, pietra di Vicenza, 203 cm
Museo Correr, Venezia
fotografato da Mimmo Jodice
Dipinge perfettamente il mio stato d'animo
In questi giorni ci sono state tre notizie sconvolgenti nel mondo dell'arte
La prima ha riguardato il furto di un pezzo dell'affresco che raffigurava Apollo e Artemide nella Casa di Nettuno a Pompei. Le brutte notizie su questo gioiello dell'arte e dell'archeologia sono all'ordine del giorno. Ogni volta facciamo tutti finta di stupirci, ma non è una novità. Quando i crolli, che come recita Il Sole 24 Ore, sono stati 29 in cinque anni, vengono alla ribalta della cronaca, ecco che si parla di unire una task force per poter correre ai ripari, riparare il riparabile e risolvere il risolvibile: ovvero stanziare fondi che non si sa se arriveranno mai, transennare e aumentare la sorveglianza dopo i fatti (la saggezza barese racconta che Santa Chiara prima fu derubata e poi si mise la porta di ferro) e discutere, discutere, discutere. 
La segnalazione della scomparsa del dipinto risale alle ore 17 dell'11 marzo scorso: un custode, durante un giro di ronda, si è accorto di quanto accaduto e ha informato direttrice del sito archeologico Grete Stefani che l'indomani ha effettuato un sopralluogo con i carabinieri. Immediatamente disposto il transennamento dell'area. Ieri il neo-soprintendente Massimo Osanna ha tenuto una riunione sul tema con tutto il personale.

venerdì 14 marzo 2014

Gli Scacciapensieri (1) - "Inferno" di Dan Brown

Salitatio Beatricis
D.G. Rossetti, 1859, olio su tavola, National Gallery of Canada, Ottawa
Ogni tanto mi capita di veder film, leggere libri, guardare programmi con il solo scopo di svuotare il cervello. Mi capita subito dopo aver passato un periodo impegnativo oppure di stare ancora smaltendo un grumo di cose da fare, senza un vero inizio e senza una fine. 
Non guardo quasi mai la tv di mia spontanea volontà, se non a colazione, quindi a sera, sotto le coperte, leggo. Finisco per leggere di tutto, senza stare troppo a filtrare cosa sia intellettualoide o meno, appunto perché, a seconda degli impegni del mese, leggere diventa uno svago e tendo ad alternare libri intelligenti a libri un po' meno.
L'ultima fatica è stata Inferno di Dan Brown. Ho letto altri libri scritti da lui (Il codice da Vinci, Angeli e Demoni, Le verità del ghiaccio). Sono libri dalla lettura facile: linguaggio scarno, poche descrizioni, capitoli brevi (massimo 6 pagine). Il fatto di essere dei gialli porta a leggerli con una certa celerità. Non voglio farne una recensione, quindi rischierò di svelare la trama a sprazzi.

giovedì 13 marzo 2014

I tuttologi non esistono - Crisi per le guide turistiche locali

Tour Guide
by Pilibilli on Deviantart
I tuttologi non esistono!
E' quello che viene voglia di urlare dopo aver letto sul Corriere  un articolo che getta sconforto nel mestiere di guida turistica. Intanto sì, la guida turistica è un mestiere, appassionante, bello, ma anche duro, perché una guida turistica deve essere pronta a rispondere in modo esaustivo alla domanda del turista che accompagna, ovvero aiutarlo nella visita e nella conoscenza dei luoghi, della storia, dell'arte, della gastronomia e delle tradizioni della sua meta. Deve anche saper rispondere a curiosità che esulano l'obiettivo della visita. Capita infatti che qualcosa incuriosisca il visitatore e parta con una domanda jolly: questo vuol dire che la preparazione di una guida turistica debba essere a 360° per non trovarsi impreparata davanti a queste evenienze. Inoltre è un mestiere duro perché, quando gli altri sono in vacanza, la guida lavora e deve essere pronta a passare i suoi weekend e le feste comandate e non a svolgere al meglio il suo lavoro. 

Tutto questo ci fa capire che ci si può specializzare su un territorio più o meno limitato, perché approfondire lo studio e prepararsi in modo critico su monumenti e percorsi non è un'attività che si può portare a termine consultando una sola fonte. Questo chiarisce perché non si può essere perfettamente preparati su tutto il territorio nazionale ed è questo, purtroppo, che la Legge Europea 2013 ha decretato.

martedì 25 febbraio 2014

"Effie Gray", una donna scandalosa

Emma Thompson e Dakota Fanning
in una scena del film "Effie Gray"
La mia passione per la Pre Raphaelite Brotherhood è estremamente visibile su questo blog. Molto parla di loro, compreso il layout. 
Ultimamente sono tante le produzioni inglesi per quanto riguarda serie tv e film sull'argomento. Nel primo caso, solo per il pubblico inglese, è stato prodotto Desperate Romantics, un drama in sei parti, che racconta la storia della Confraternita dalla conoscenza con Lizzie Siddal, modella del gruppo e poi moglie di Dante Gabriel Rossetti, fino alla morte della stessa donna. 
Per il cinema è stata Emma Thompson a scrivere Effie Gray. Effie è un'altra delle donne che gravitavano intorno alla vita del gruppo di giovani artisti antiaccademici. Era la moglie del loro sostenitore e critico d'arte d'eccezione, John Ruskin. Era una donna discreta, intelligente, spesso posava per i pittori, ma non sarebbe stata una presenza rilevante, se non fosse che, nell'Inghilterra vittoriana, Effie decise di dare vita a uno scandalo molto discusso, narrato nel libro biografico di Suzanne F. Cooper, Effie. Storia di uno scandalo

venerdì 14 febbraio 2014

La Belle Dame Sans Merci - John Keats

La Belle Dame Sans Merci
J. W. Waterhouse, 189
Per celebrare San Valentino, festa degli innamorati, propongo la poesia di un uomo, John Keats, che sapeva scrivere strane e potenti lettere d'amore
In questa ballata l'amore è un tranello e il povero cavaliere... Buona lettura! 



I.

O WHAT can ail thee, knight-at-arms,
  Alone and palely loitering?
The sedge has wither’d from the lake,
  And no birds sing.

II.

O what can ail thee, knight-at-arms!
  So haggard and so woe-begone?
The squirrel’s granary is full,
  And the harvest’s done.

venerdì 7 febbraio 2014

Una bufalo o no? La Storia dell'Arte in un "vedo non vedo"

La Meditazione
Francesco Hayez, 1851
Qualche settimana fa ho riportato la notizia della cancellazione della Storia dell'Arte nelle scuole secondarie
Nell'articolo ho dimenticato di inserire la fonte. Si tratta del sito della classe A061, ovvero la classe di insegnamento di Storia dell'Arte. La comunicazione era stata fatta dal presidente di Artem Docere, Marinella Galletti. Questa associazione non è altro che l'Associazione Nazionale Docenti Disegno e Storia dell'Arte, ovvero coloro che hanno partecipato attivamente alla raccolta delle 15 mila firme per portare alla Camera dei Deputati l'emendamento per salvare l'insegnamento di Storia dell'Arte, accanto a Italia Nostra Onlus, emendamento bocciato in data 31 ottobre 2013. E' una notizia vecchia, insomma.
Artribune ha pubblicato una smentita della notizia, titolando così: 
Il Ministro Carrozza prova ad aumentare le ore di storia dell’arte a scuola e la Commissione Cultura boccia? Balle! Una bufala smascherata da Artribune. Ecco la smentita ufficiale
Leggendo l'articolo rincara:
Fandonie e esagerazioni delle rete, quindi. Moltiplicatesi nel tourbillon di blog e testate poco attente alle fonti, e finite nel tritacarne dei social. 

lunedì 3 febbraio 2014

Le sculture più brutte del mondo


Spomeniks
 I monumenti non sono tutti belli. A volte per commemorare qualcosa di importante viene scelto un oggetto discutibile. Non si parla di bellezza secondo dei canoni precisi, ma a volte c'è qualcosa che semplicemente non è consono. Lo spunto viene da un monumento realizzato dal giovane scultore polacco Jerzy Szumczyk, Komm, Frau, per ricordare le donne tedesche violentate dai sovrani sovietici. Per me è immensamente brutto
A questo proposito, la CNN qualche giorno fa ha divulgato una classifica delle sculture più brutte del mondo. L'articolo è stato scritto da Iain Aitch.

sabato 1 febbraio 2014

Il Sospiro - Marjane Satrapi

Marjane Satrapi, nota per due lavori, Persepolis e Pollo alle prugne, è autrice anche di fiabe per bambini. 
Una di queste, pubblicata nel 2011 da Rizzoli nella collana Lizard, è Il Sospiro
Si racconta la storia di un padre, mercante sempre in viaggio, che promette alle sue tre figlie di portare loro qualunque regalo desiderino. Al suo ritorno non riesce ad esaudire il desiderio di Rosa, la figlia più piccola, che aveva chiesto un fagiolo blu. La ragazza emette un sospiro, dispiaciuta, e questo sospiro si materializza in uno spiritello che esaudisce il suo desiderio. In cambio suo padre promette ad Ah il Sospiro qualunque cosa. Dopo un anno lo spiritello si ripresenta a casa del mercante e, memore della promessa, chiede che Rosa vada con lui. La fanciulla viene trasportata in un castello con un giardino magnifico, dove viene trattata da principessa. Tornata a casa, per un suo espresso desiderio di rivedere almeno per un giorno la sua famiglia, le sorelle di Rosa le mettono una pulce nell'orecchio: le consigliano di non bere la tisana che la fa dormire tutta la notte e di vedere che succede. In questo modo Rosa scopre che di notte un uomo bellissimo si avvicina al suo letto e le accarezza i capelli.
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