giovedì 30 ottobre 2014

Il Sale della Terra - Wim Wenders e Sebastião Salgado

Ho un rapporto conflittuale con Wim Wenders e lo guardo sempre con sospetto. Purtroppo è uno dei quei registi che può impressionarti negativamente o positivamente, il primo incontro è fatale. Il mio con lui è stato tragico, a causa di Alice nelle città, che ricordo con terrore. Dal 23 ottobre è uscito nei cinema Il Sale della Terra, un film girato in collaborazione con  Juliano Ribeiro Salgado, figlio del protagonista di questo documentario: il fotografo Sebastião Salgado. Il fatto che si trattasse di un documentario ha fatto sì che varcassi la soglia del cinema. 


E' difficile parlare di questo film, perché la mirabolante vita di questo fotografo, di origine brasiliana, è spiegata attraverso le sue fotografie e i suoi progetti fotografici, in parte reportage e in parte studio etnoantropologico, fino a quello naturalistico dell'ultimo progetto, che si concretizzano tutti in una stampa di libri. Genesi, Sahel - the end of the road, La mano dell'uomo, Migrations, Un Uncertain Grace, Ritratti di bambini in cammino sono alcuni dei titoli di libri-progetti messi a punto in collaborazione con la moglie Lélia, curatrice di tutto il suo materiale. 

martedì 28 ottobre 2014

La competenza, sai, è come il vento...

Titolo poetico, parafrasando Domenico Modugno. E' quello che viene da pensare quando con nonchalance la Ministra della Cultura francese, tale Fleur Pellerin (un nome harrypottiano), ha ammesso di non leggere da due anni. Si evince che i complimenti fatti al premio Nobel per la letteratura, quest'anno un francese, Patrick Modiano, erano stati scritti da qualcun'altro, visto che recitavano: 
Mancava solo quest’ultima consacrazione a Patrick Modiano che rappresenta agli occhi del mondo la vitalità e la buona salute della nostra letteratura.
Non dico che avrebbe dovuto conoscerlo prima per forza, ma almeno dopo la vittoria, essendo ministra della Cultura, una lettura avrebbe potuto darla. Ed è stata anche a cena con il suddetto: viene da chiedersi di cosa abbiano parlato. 

sabato 18 ottobre 2014

Matera, Capitale europea della cultura 2019


E' Matera la Capitale Europea della Cultura 2019. La notizia è arrivata direttamente dal Ministro dei Beni Culturale, Dario Franceschini. E' un'ottima notizia per la città lucana, considerando che il titolo, che condividerà con la città polacca di Plovdiv, rappresenta una grande opportunità per il turismo. 
Importante anche il punteggio che ha totalizzato, con 7 voti su 13 di esperti. 
Erano sei le città candidate: Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. E' molto indicativo che tre di esse fossero meridionali, di cui due, Matera e Lecce, in regioni che hanno sviluppato una cultura della promozione turistica ad ampio respiro.
Molti sono ancora scettici, ma credo siano non informati adeguatamente sull'evoluzione che Matera ha fatto in questi ultimi anni. Il recupero dei Sassi, patrimonio UNESCO dal 1993, è stato solo il primo passo per la valorizzazione reale della città. Nei giorni scorsi si è concluso il Matera Ballon Festival, dedicato alle mongolfiere e molti altri eventi nel corso dell'anno sono stati capaci di rivalutare un territorio che a torto oggi può definirsi depresso. 
Certamente si è lavorato molto e c'è ancora molto altro da fare, ma essere una Capitale Europea della Cultura può dare il giusto slancio a una profonda evoluzione nel panorama turistico e culturale della Basilicata intera.

domenica 5 ottobre 2014

Diario di viaggio - Selinunte (7)

L'Architetto è un appassionato di archeologia. In Sicilia c'è l'imbarazzo della scelta quanto a siti archeologici degni di visita e, visto che avevamo imboccato la strada della Magna Grecia con la Valle dei Templi di Agrigento, ha organizzato una giornata a Selinunte
Da Agrigento bisogna percorrere un centinaio di chilometri e giungere nella provincia di Trapani. 
Selinunte è stata la colonia greca più occidentale della Sicilia. Fondata nel 628 a.C., raggiunse in poco tempo un importante sviluppo. Aveva ottimi rapporti commerciali con Cartagine, fino alla battaglia di Himera, in cui si alleò con Siracusa. Ebbe molte contese con Segesta per questioni di confini, fino a che questa non invocò l'aiuto dei cartaginesi e nel 409 a.C. la città fu distrutta. Si narra di 16000 cittadini uccisi, altri fatti schiavi e altri che ripararono ad Agrigento. Ci furono alterne vicende di fortuna e abbandoni, fino al Medioevo, in cui pare fosse popolata da qualche eremita, poi da arabi, prendendo il nome di Rahl'-al-Asnam (villaggio di pilastri) e poi, nel Settecento, fu utilizzata come cava di pietre per ristrutturare un ponte sul fiume Belice, uno dei fiumi che la costeggia. Questo depredare fu bloccato dal governo italiano, ponendo il sito sotto custodia.
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