venerdì 27 gennaio 2017

Giorno della Memoria - Il Processo di Francoforte

Il procuratore Fritz Bauer
Per noi cresciuti con i lungometraggi dedicati a personaggi che si sono distinti durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, nelle commemorazioni nazionali e internazionali, parlare dei campi di concentramento e di Auschwitz sembra qualcosa di 'naturale', per quanto naturale possa essere parlare di sterminio di massa. 
Non è stato sempre così, anzi, c'è stato un periodo in cui si è dato per falso quello che alcune voci, come quelle dei russi comunisti, dicevano di aver trovato il 27 gennaio del 1945, quando hanno aperto i cancelli del più grande campo di sterminio nazista. Erano solo maldicenze dei rossi, anche perché i sopravvissuti spesso non avevano voglia di parlare di quello che era accaduto lì, magari avevano impiegato molto tempo per tornare a casa, come racconta Primo Levi ne La tregua. Altri si erano riuniti in associazioni di vittime, ma, appunto non erano stati ascoltati. 

giovedì 26 gennaio 2017

Your Name - Makoto Shinkai

Ieri mi sono fatta un regalo di compleanno molto gradito. Chi è interessato all'animazione giapponese era al corrente delle proiezioni di Your Name, l'ultimo lungometraggio di Makoto Shinkai.
A un primo sguardo, nei primi dieci quindici minuti del film, sembra essere il solito banale scambio di persona: una ragazza del liceo, Mitsuha Miyamizu, che vive nella piccola cittadina di Itomori, si sveglia periodicamente del corpo di un ragazzo della stessa età, Taki Tachibana, che vive nella grande città di Tokyo.
Trovarsi nel corpo dell'altro sesso provoca imbarazzi e apprensioni, ma quello che rende particolare la questione è che, una volta tornati nel proprio corpo, si hanno l'impressione di aver sognato tutto e, come nei sogni, si tendono a dimenticare dettagli e particolari, ad esempio il nome della persona della quale si vestivano i panni. 
Per ovviare a questo problema e per evitare imbarazzi (viste che non sanno cos'ha fatto l'altro durante la permanenza nel loro corpo) i due ragazzi scrivono sul cellulare uno dell'altro una sorta di diario, per tenersi aggiornati.

domenica 22 gennaio 2017

L'artista della domenica: Leocare - Apollo del Belvedere

Apollo del Belvedere
attribuito a Leocare
350 a.C., Copia romana, marmo bianco, 224 cm,
Musei Vaticani, Città del Vaticano
Siamo in pieno Rinascimento. Si elaborano pensieri nuovi, si rivalutano gli antichi, specie di quelli che, in qualche modo, se la passavano meglio a livello intellettuale, rispetto a coloro che dovettero recuperare la cultura umanistica e scientifica. E' in questo periodo di riscoperta che vennero riportate alla luce opere significative, sia per il passato che per quel periodo di rivoluzione intellettuale che si svolse nel XV secolo.
Immaginiamo che cosa potesse voler dire tirare fuori dalla terra opere di grande bellezza, come l'Apollo del Belvedere, ritrovato ad Anzio, ammirato dagli artisti, preso a modello per opere nuove.

Nel XVIII secolo l'Apollo viene considerato un esempio di perfezione artistica e ne scrive qualcosa anche l'amico e ammiratore dei Greci, Johann Joachim Winckelmann, in Storia dell’arte nell’antichità.

giovedì 19 gennaio 2017

#1000schiavi e il Bando per il Servizio Civile nei beni culturali

foto: Confassociazioni Beni Culturali
Una delle tante critiche che mi è stata fatta, quando ho scelto di studiare Storia dell'Arte, è stata quella che il settore culturale sia perennemente in crisi e, come disse un ministro tempo fa, con la cultura non si mangia.
Ebbene, in un pianeta dove le guerre e il fantasma del terrorismo sta spostando l'asse turistico da un luogo all'altro alla velocità della luce e la crisi ha ridotto la capacità di spesa dei turisti italiani e stranieri, anche l'Italia ha registrato un incremento dei flussi per la gioia di Franceschini (insomma, non è propriamente tutto merito suo, ma ne parlerò prossimamente), a dimostrazione che la cultura e il turismo sono una parte del Pil e nemmeno così scarsa, considerando l'indotto.

Non solo, l'Italia ha un enorme patrimonio culturale, storico, artistico, musicale, oltre che etnoantropologico, fermandoci a tutto ciò che compete al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Fino a poco tempo fa, aveva il maggior numero di siti UNESCO, superata di poco solo dalla Cina. Ne consegue che per mantenere attivi tanti siti, occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria, della conservazione, della valorizzazione e della promozione di questo patrimonio ci sia bisogno di tanto, tantissimo personale specializzato. Che siano esperti in biblioteconomia, archeologia, restauro, architettura, storia dell'arte o musicologi, direttori artistici, curatori e via dicendo, sono proprio quei tanto sbeffeggiati professionisti, criticati per la scelta insana di essersi dedicati a materie umanistiche o legate al mondo artistico e culturale, ad essere necessari. 

domenica 15 gennaio 2017

L'artista della domenica: Vivian Maier - Autoritratto




Siamo abituati a considerare l'artista un narcisista, uno di quelli che vuole farsi notare, farsi riconoscere e ricevere gloria ed onori. 
Nel mondo della fotografia in particolare, capita piuttosto spesso di incontrare personalità completamente differenti e che il lavoro di alcuni di essi venga scoperto post mortem, come nel caso di Atget. 

Spettacolare è la scoperta di questa fotografa, Vivian Maier, avvenuta per un colpo di fortuna: la persona giusta al momento giusto è venuta in possesso delle sue fotografie, dei suoi negativi e di rullini non ancora sviluppati. 

lunedì 9 gennaio 2017

Gli Scacciapensieri (4) - Harry Potter e la Maledizione dell'Erede

Le feste natalizie sono finite e da queste parti siamo stretti dalla morsa della neve e del ghiaccio. E' il momento giusto per parlare di un libro che mi è stato regalato da mia Sorella, animo gentile, capace di stenderti con un solo pugno!
Harry Potter e la Maledizione dell'Erede, come in molti ormai sapranno, è la scrittura teatrale di uno spettacolo andato in scena nel Regno Unito la scorsa stagione, scritto basandosi su una storia originale della famosissima J.K. Rowling, ma elaborato da John Tiffany e Jack Thorne.

Inizialmente ero scettica sulla scelta di continuare con le store del Maghetto, anche perché ho trovato pessimo il settimo libro della saga, Harry Potter e i Doni della Morte. Il mio problema con l'ultimo libro era stato proprio la scrittura: non c'erano più le descrizioni a cui si era abituati, non c'era più cura nelle azioni e pareva una sceneggiatura per il cinema, più che un romanzo. Inoltre, mancava uno dei personaggi principali: Hogwarts. Ebbene sì: un libro di Harry Potter senza la Scuola di Magia e Stregoneria era un libro, a mio parere, monco. E' vero, torna nel finale, ma è diventato un luogo terrificante, dove i ragazzini vengono torturati e perseguitati. 

Aggiungo che non mi era piaciuto nemmeno quel capitolo che ci presentava la seconda generazione di maghi e streghe e le braccia mi sono cadute con un tonfo terribile alla presentazione del piccolo Albus Severus (il vecchio Dumbledore non mi è mai stato troppo simpatico e a un certo punto l'ho detestato, perché avevo capito che stava usando tutti per i suoi scopi, mentre il nome Severus mi è sembrato davvero un eccesso: si era capito benissimo che, in qualche maniera, Harry avesse perdonato Snape).

domenica 8 gennaio 2017

L'artista della domenica: Jusepe de Ribera - Maddalena Ventura con il marito e il figlio

Maddalena Ventura con il marito e il figlio
J. de Rbera, 1631, olio su tela, 196x127 cm,
Fondaciòn Casa Ducal de Medinacieli, Toledo

In questi giorni un mio contatto social ha postato il video di una ragazza affetta dalla sindrome dell'ovaio policistico. A causa di questa malattia, Harnaam Kaur ha la barba. Gli ormoni vanno un po' per i fatti loro, di conseguenza si manifestano dei tratti sessuali secondari del sesso opposto. 
Mi sono venute in mente tante cose, tra cui questo dipinto, opera di Jusepe de Ribera


Siamo nel Seicento, epoca in cui la curiosità di eventi insoliti e mirabili si coniuga con un modo di dipingere nuovo, iniziato da Caravaggio. 

martedì 3 gennaio 2017

Corrado Giaquinto e Filippo Cifariello. Nuovi inediti e contributi

E' stata una lunga assenza la mia. Tante cose sono cambiate negli ultimi tempi e suppongo cambieranno ancora, in una continua evoluzone che non avrei mai immaginato. Dopotutto è questo il succo della vita!
Quest'anno torno con la giusta determinazione, almeno spero...

Finito questo momeno nostalgia e buoni propositi per il nuovo anno, parliamo di cose serie, di cose che ci picciono, di arte.
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