giovedì 21 agosto 2014

L'importanza di festeggiare i compleanni

Augusto di Prima Porta
I secolo d.C., marmo bianco,
Musei Vaticani, Città del Vaticano
Alcune mie conoscenze hanno fatto un viaggio all'estero, nel civilissimo Regno Unito, con meta Londra. Chiacchierando insieme, davanti a una bibita fresca, è venuto fuori che per ogni monumento, grande o piccolo che fosse, era previsto un biglietto, a volte anche un po' salato. Nonostante ci siano musei gratuiti, questo non vieta di valorizzare in questa maniera i siti importanti, perché avere un biglietto, dover pagare una somma è un modo per esaltare il proprio patrimonio. La gratuità, invece, spesso tende a sminuire l'oggetto di cui è caratteristica.
Ho parlato più volte di cosa il British Museum ha saputo fare, organizzando una mostra su Pompei, ma ovviamente vedere le terme di Bath, decisamente più piccole di quelle di Caracalla sull'Aventino, ultra tecnologicamente curate, con audioguide con approfondimenti video, ha lasciato tutti di stucco. 
Mi sa tanto che dobbiamo andare tutti a scuola da loro, anche perché ci siamo fatti sfuggire un evento non da poco. E' passato praticamente sotto silenzio il bimillenario della morte di Ottaviano Augusto. Il primo grande imperatore romano non è stato omaggiato di niente (o quasi), sprecando un'occasione incredibile. 

lunedì 11 agosto 2014

Affreschi, atti vandalici e musei di ruderi

Deposizione
Giotto, 1303-05, affresco,
Cappella degli Scrovegni, Padova
Questi giorni sono stati creati inutili allarmismi da parte di chi esperto d'arte non è. Si parlava di ipotetici atti vandalici ai danni di uno dei monumenti più importanti della mia città (anche se atti vandalici ci sono stati in un'altra zona, con i soliti furti di bronzo e rame). In realtà erano oggetti in frammenti da che sono stati musealizzati dopo gli ultimi restauri, recuperati in locali in disuso. Capita molto spesso di trovare, all'interno di cripte o ambienti in posizioni particolari, tanti oggetti che altro non sono che opere rimosse dall'interno della chiesa nei secoli precedenti, probabilmente a causa di spostamenti, ripristini, restauri, aperture di finestre, porte, cappelle. Ci sono esempi illustri di questo tipo di musealizzazione, come il Museo di Cluny. Qui sono state poste le teste dei re che adornavano le facciate della cattedrale di Notre-Dame di Parigi, staccate durante la Rivoluzione Francese, il trumeau di san Marcello del portale di Sant'Anna, come anche le prime statue gotiche della stessa chiesa e di altre della Francia, databili al XII secolo. Forse ancora più sconvolgente di epigrafi scheggiate ed elementi decorativi a metà, è vedere affreschi butterati.

sabato 9 agosto 2014

Puglia Open Days: Il sabato l'arte fa lo straordinario

Ormai è consuetudine in Puglia dedicare l'estate alla scoperta di luoghi di interesse storico-artistico. Per riuscire a coinvolgere sempre più visitatori, è stato scelto il sabato sera dalle 20.00 alle 23.00. Anche i più pigri non potranno sottrarsi e vi stupirà vedere persone di tutte le età felici di poter visitare dei monumenti aperti in orario serale. Ovviamente guardano con un po' di diffidenza all'idea di una visita guidata (gratuita), ma si lasciano guidare dolcemente in un piccolo viaggio, spesso della durata di trenta minuti, spesi bene, dicono i più. Gli Open Days sono questo e sono molto altro. Sono i giovani pugliesi impegnati sul proprio territorio, capaci di valorizzare quello che c'è e c'è davvero tanto. Sono competenze messe a disposizione della collettività, previo finanziamento della Regione Puglia.
Anche questo fa parte della scommessa: non dare valore economico a quello che si fa significherebbe sminuire i luoghi e le persone che si impegnano, che sono brave, che, per dirla come un mio professore, si sono fatti tanto di occhi sui libri, sono curiose, sanno coinvolgere gli altri.

giovedì 7 agosto 2014

Castel del Monte e il Sacro Graal

La damigella del Santo Graal
Dante Gabriel Rossetti, 1874
Qualche giorno fa, durante una visita guidata, è arrivata quella che io chiamo la domanda Jolly: una domanda apparentemente senza senso, ma che il visitatore di turno ha elaborando associando tra loro oggetti, luoghi e persone che poi tanto distanti tra loro non sono.
La prima domanda innocua che mi ha fatto era se la chiesa, in cui li stavo accompagnando, centrasse qualcosa con i Crociati. Ho parlato in altri casi del fascino che ultimamente hanno riacquistato questi cavalieri a causa di cinema, libri e trasmissioni televisive, con incredibili cantonate. Dai Crociati il passo verso i Templari e il Sacro Graal è stato breve. 
Giacobbo ha fatto un sacco di danni con i suoi viaggi su e giù per l'Europa alla ricerca di simboli, indizi e considerazioni essenzialmente senza fondamento per la ricerca di questa coppa leggendaria, usata nell'Ultima Cena e poi da Giuseppe d'Arimatea per raccogliere il sangue di Cristo. Sicuramente il fascino del Medioevo e di oggetti dai poteri incredibili, citati nelle leggende più antiche, come quella dei Cavalieri della Tavola Rotonda, partiti alla ricerca di questo calice, è stato un tassello importante, sfruttato ad arte da Dan Brown, l'origine di tutti i mali e della trasformazione del calice nell'utero della Maddalena (sic!).
Proviamo ad aggiungere al Sacro Graal della leggenda un luogo atipico, misterioso e monumento UNESCO: Castel del Monte. E la domanda è stata questa: che collegamento c'è tra il Sacro Graal e Castel del Monte?

sabato 2 agosto 2014

Il reportage e gli inganni

Il rivoltoso sconosciuto di Piazza Tienanmen
 Jeff Widener, 1989, Associated Press

In questi giorni tristi di scontri sulla Striscia di Gaza, che una stagione sì e l'altra no è teatro di azioni militari, girano immagini e video che raccontano verità e falsità
Proprio oggi mi sono imbattuta in un video, con tanto di tappeto musicale arabo e malinconico (ignoro però il significato delle parole), che, usando il nome noto di Amnesty, accusa i soldati israeliani di seppellire vivi bambini palestinesi, con un intervento vero di Amnesty, datato 2002. Si vede una fossa poco profonda, in cui ci sono dei ragazzini in mutande, che si coprono il viso, e qualche soldato, senza nemmeno un fucile in mano, che butta su di loro sabbia senza troppa convinzione. Un paio sono praticamente a braccia conserte. Qualche commento svela l'arcano: è un'esercitazione dell'esercito giordano, un video del 2009 (il link qui). Niente israeliani e niente palestinesi insomma.
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