mercoledì 13 novembre 2013

Svelati alcuni dipinti del "Tesoro di Hitler"

E' di qualche giorno fa la notizia che, nell'appartamento del figlio di Hildebrand Gurlit, il gallerista di Hitler, sono stati ritrovati 1.500 quadri che si pensava fossero andati distrutti.
Forse alcune di queste opere avranno fatto parte della mostra "Arte Degenerata", istituita dal regime Nazista per mostrare quanto l'arte contemporanea avesse travalicato la tradizione culturale della razza ariana. Non bisogna dimenticare che Hitler era un pittore della domenica e che quindi avesse anche un certo interesse personale nell'avversare le ultime ricerche nel campo.
Non sorprende che la maggior parte delle opere incluse in quella mostra itinerante del 1937 fossero di corrente Espressionista, tra l'altro estremamente fiorente in Germania. Tanto questa nazione era culla dell'Espressionismo, che da esso venne fondata la scuola di architettura, arte e design della Germania che operò a Weimar dal 1919 al 1925, a Dessau dal 1925 al 1932 e a Berlino dal 1932 al 1933, nota come Bauhaus.
Altre opere sono il frutto dei saccheggi da parte dei nazisti perpetuati a danni di ebrei e dissidenti politici, trafugando il possibile. Non solo oro nel suo tesoro, ma molte opere d'arte.

Per fortuna l'erede di Gurlit non è stato molto furbo e le autorità tedesche hanno tenuto sotto controllo le sue attività dal 2011, per poi sgominarlo.

Tra gli autori ritrovati Chagall (russo di origine ebraica), Otto Dix (che dalla Prima Guerra Mondiale fu pesantemente traumatizzato, tanto da aborrirla), Rodin, MatisseMax Liebermann (di origine ebraica a cui fu vietato di dipingere nel 1933 e morì nel '35), Canaletto, Delacroix, DaumierChristoph Voll (presente nella mostra Arte Degenerata).
Questi sono i nomi più noti.
Mi auguro che, prima di rintracciare i legittimi eredi, se mai siano da qualche parte, possano organizzare una mostra con una parte dei pezzi ritrovati. Di certo sono tutte opere che non vedono la luce dal 1937.
Per fortuna dal tentativo di interesse privato si è riusciti a preservare qualcosa per l'interesse pubblico.
E' certo che una certa quantità di opere sia stata venduta, infatti il figlio di Gurlit pare che non abbia mai lavorato in vita sua!
Qui il link delle opere già fotografate: la Repubblica.

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