giovedì 21 febbraio 2013

John Keats e l'invidia

Ho sempre pensato che spesso si ha la tendenza a considerare i poeti e gli artisti privi di qualsivoglia difetto caratteriale. Nulla di più falso. 
Falsa è anche l'idea che l'arte e la poesia raccontino la verità
Non sempre si usa la poesia per rivelare l'intimo sé stesso, ma si possono anche veicolare emozioni e sentimenti che si vorrebbero provare, ma che, per qualche ragione, non fanno parte della propria quotidianità. 
Uno dei poeti che mi ha sempre affascinato in questo senso è John Keats. E' uno dei maggiori esponenti del Romanticismo inglese ed è famosissima la sua poesia intitolata "Leggiadra stella", dedicata alla donna che amava, Fanny Brawne
Leggendo le sue poesie sembra tutto bellissimo: dall'innamoramento per la sua vicina di casa al sentimento sincero che li lega. 
Tutto cambia quando si legge lo scambio epistolare tra i due (in realtà solo quelle scritte dal poeta, perché quelle scritte da Fanny furono distrutte su ordine di Keats stesso). Le lettere di Keats conservano qualche slancio amorevole verso la ragazza, ma quello che serpeggia tra le righe, e a volte emerge prepotentemente, è una sorta di invidia nei confronti di Fanny.

venerdì 8 febbraio 2013

Incisioni e fotografia, Perham Wilhelm Nahl e Anne Brigman

Typhoon,
Perham Nahl, acquatinta, 34.3 × 27.6 cm, 1908,
 Paramour Fine Arts
Molti fotografi pensano che il loro mezzo sia autonomo rispetto all'Arte in generale. 
Nulla di più falso, ma a volte non è facile trovare i riferimenti artistici al quale ci si è ispirati. Non manca nemmeno un'influenza inversa, per cui dalla fotografia si è tratta l'ispirazione e si è realizzato il tutto con altri media. 
Sfogliando libri qui e là durante le mie letture, mi sono imbattuta in un caso curioso. 
Molti conosceranno Anne Brigman. Le fotografe, come le artiste in generale, sono numericamente di meno, per una serie di ragioni culturali, che non è il caso di spiegare ora. Quando una donna diventa in qualche modo nota, è sempre per una buona ragione, si è distinta in modo eccelso dagli altri e viene giustamente ricordata. 
La Brigman è conosciuta per una serie di fotografie che ritraggono donne in contesti naturalistici e molto spesso sembrano parte di quella natura. In molti casi sembrano spuntare dalla terra stessa, dalle rocce, dagli alberi. Ricordano un po' le ninfe di cultura greco-romana e la scultura di Bernini, Apollo e Dafne, richiama la commistione tra la natura e l'umano. In un certo senso un primo probabile riferimento potrebbe essere questo, ma quello che ho scovato è più interessante e le coincidenze fanno pensare a qualcosa di più, rispetto a una mera ispirazione classica.

lunedì 4 febbraio 2013

Sul Romanzo - I codici perduti dell'Arte

Tanta gente rimane letteralmente sconvolta davanti a opere d'Arte Contemporanea. A volte non sono nemmeno recenti, ma, ad occhio e croce, risalgono a un secolo fa.
Molte volte ho sentito quella frase fastidiosa "Questo so farlo pure io!", pronunciata con una naturalezza disarmante. 
Lungi da voler difendere ogni presunto artista (perché anche di questo bisognerebbe parlare qualche volta), ma a volte bisognerebbe avere maggiore rispetto del lavoro altrui e, soprattutto, rendersi conto che esistono dei codici di lettura delle immagini, come delle opere d'arte, e che questi spesso non siano parte del bagaglio della comunicazione standard.

Ne parlo qui, un un articolo pubblicato sulla Webzine "Sul Romanzo" numero 1/2013 a pagina 62.

E' possibile scaricare la rivista registrandosi gratuitamente oppure leggerla online. 
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