venerdì 2 novembre 2012

Guida turistica: l'inizio della professione

Cicerone pronuncia l'orazione contro Catilina in Senato
C. Maccari, affresco, Palazzo Madama, Roma, 1880
Fino al 2011 la Puglia  è stata l'unica regione ad avere un vuoto legislativo per quanto riguarda le attività professionali turistiche. 
Non è cosa da poco, considerando che il turismo è una delle risorse della regione, manchevole di altre fonti di sostentamento. 
Si era presa coscienza di questa situazione già da qualche anno e nel 2008 sul sito della Regione dedicato al turismo si leggeva che finalmente si sarebbe provveduto a promulgare delle leggi regionali ad hoc. 
La Legge Regionale n. 13 è finalmente stata promulgata il 25 maggio del 2012
Tra gli obiettivi che si pone c'è quello di 
migliorare la qualità dell’accoglienza e dell’offerta dei servizi nell’ambito del settore, nonché a tutela del consumatore e per assicurare la piena fruizione turistica del territorio anche ai portatori di bisogni speciali.
Vengono definite due professioni diverse: la guida turistica e l'accompagnatore turistico. 
La prima ha il compito di accompagnare singoli o gruppi in visita a luoghi di interesse culturale di vario genere e titolo

al fine di illustrare gli aspetti storici, artistici, demo-etno-antropologici, produttivi del territorio e delle opere e manufatti ivi realizzati o conservati.
Il suo compito è quello di valorizzare il patrimonio culturale e 
tutela la corretta e aggiornata diffusione della conoscenza del patrimonio e si impegna alla sensibilizzazione e all’educazione dei visitatori al rispetto dei beni e dei luoghi visitati.
Sembra qualcosa di semplice, eppure solo su questo ultimo punto io avrei tanto da raccontare come utente e come guida. 
La capacità di illustrare qualunque opera, manufatto, territorio o bene immateriale non è innata e, soprattutto, si coltiva nel tempo con lo studio, prima di tutto, e con il miglioramento della capacità comunicativa. Una guida turistica non è un'audioguida, sempre uguale a sé stessa, chiunque sia il suo utente. Parlare a dei bambini non è la stessa cosa che parlare a un gruppo di adulti di istruzione medio-alta. In ogni caso un italiano corretto e dei termini appropriati sono sempre da tener presenti, come anche la conoscenza della storia, che sia locale o internazionale, è assurdo che non si abbia chiaro in mente il filo conduttore degli eventi. 
Aggiornarsi è l'altro punto importante. La ricerca storica, artistica o antropologica, territoriale non si ferma mai, nonostante si pensi che le materie umanistiche non progrediscano, che i libri di storia siano sempre uguali, nei secoli dei secoli. Le nuove informazioni possono trovarsi negli archivi o una scoperta durante un restauro può rivelare talmente tante cose da cambiare completamente la destinazione d'uso di interi edifici, come la Trulla della Cattedrale di Bari che si è sempre pensato fosse l'antico battistero, invece si è rivelata una cisterna e oggi è usata come sacrestia. 
L'accompagnatore turistico è una figura di tipo diverso, 
accompagna persone singole o gruppi di persone, in viaggi organizzati, sul territorio nazionale o all’estero, cura l’attuazione del programma turistico predisposto dagli organizzatori, assicura assistenza ai partecipanti, fornisce elementi significativi o notizie di interesse turistico sulle zone di transito.
La differenza è chiara. E' colui che si preoccupa di arrivare a destinazione, che i turisti prendano possesso delle loro stanze in albergo o che salgano tutti sul pullman, che si rispetti una tabella di marcia e che, comunque, ha conoscenze di interesse turistico. Questa è una figura ancor meno conosciuta. 
Dopo la spiegazione di queste figure c'è un tristissimo comma che vieta espressamente di svolgere parallelamente attività 
di carattere commerciale, di concorrenza alle agenzie di viaggio, di procacciamento diretto o indiretto di clienti in favore di soggetti imprenditoriali operanti nei settori turisticoricettivi, dei trasporti e della ristorazione, nonché del commercio, dell’artigianato e dei servizi.
Ovvero si chiede espressamente di non promuovere il ristorante del cugino, l'azienda di trasporti del vicino di casa e il negozietto di souvenir del nonno. Il legislatore conosce i suoi polli!
Per esercitare queste professioni si richiede il diploma come requisito minimo di istruzione e l'abilitazione ottenuta tramite esame. Se la guida turistica può esercitare solo in Puglia, l'accompagnatore turistico in tutto il mondo. 
Il punto dolente resta l'esame di abilitazione, che rilascia un tesserino e permette di iscriversi a un elenco delle guide e accompagnatori abilitati. La legge recita che è tutto a cura delle province (ora in rivolta per il riordino degli enti) ed è a cadenza biennale. 
Con una certa dose di pessimismo credo che tra due anni forse ci sarà la possibilità di sostenere questo fantomatico esame, anche perché per adesso una norma transitoria riconosce a chi fino a quel momento ha esercitato la professione di guida e di accompagnatore di essere riconosciuto come tale. Quello che non viene specificato è come si dovrebbe dimostrare di aver svolto questa professione, a cui sopperiscono una serie di modifiche alla legge regionale originaria. 
Tra le modifiche sono state inserite anche le multe che spetterebbero a chi viola la legge. 
Sono previsti mille euro di sanzione amministrativa per chi esercita la professione abusivamente. 

Lascio i link per poter visionare personalmente la situazione.

Legge Regionale del 25 maggio 2012 n. 13
Legge Regionale n. 26 del 25 settembre 2012 
REGOLAMENTO REGIONALE 3 ottobre 2012, n. 23


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